Negli ultimi anni Internet ha contribuito ad aumentare la competitività
delle PMI italiane. Oltre al commercio elettronico crescono anche gli
investimenti su tecnologia 3D, Web 2.0 e Social Media. Il commercio
elettronico cresce del 19% nelle piccole e medie imprese italiane (Pmi), nei
primi tre mesi del 2013 e le aziende italiane stanno puntando sempre più sullo
sviluppo di shopping online per aumentare la competitività.
Una tendenza confermata dai dati sui progetti relativi a Magento, un
diffuso software per la creazione di "negozi virtuali". Questi sono
infatti cresciuti del 14% nello stesso periodo e quelli relativi ai
"carrelli virtuali" del 18%.
In Italia, per la
verità, fino all'anno scorso era ancora perlopiù il contrario: informazioni online
e acquisto in negozio, ma la tendenza è globale ed è probabile che avvenga
un'inversione di tenenza anche nel nostro Paese, se non è già avvenuta.
Molti punti vendita
stanno facendo fatica ad adattarsi a un consumatore sempre più orientato verso
logiche 2.0 e perdono quote di mercato. Questi dinosauri non hanno intenzione
di competere con i player online e quindi molto presto saranno considerati
storia antica nel mondo della vendita al dettaglio.
In effetti, tra
servizi Web e cloud, la tecnologia alla base dell'e-commerce è matura,
accessibile ed economica: a oggi, si può avviare un online store con poche
centinaia di dollari. Questo permette alle piccole imprese di vendere i loro
prodotti in rete a clienti di tutto il mondo, anche rimanendo piccole realtà
locali.
In un mercato
sempre più orientato ai Social Network, crescono notevolmente le richieste di
professionisti in grado di sviluppare applicazioni per Facebook e Twitter e di
gestire i profili aziendali.
Per quanto riguarda Facebook, invece, assistiamo a
una leggera flessione (-4%), sebbene le
richieste continuino a essere molto elevate.
Un settore in
crescita esponenziale, particolarmente favorevole al mondo femminile, è quello
legato ai lavori di segreteria e amministrativi: gli annunci di ricerca di
"virtual assistant" in outsourcing sono infatti cresciuti nel primo
trimestre del 2013 del 113% rispetto allo steso periodo dell'anno precedente,
offrendo in soli tre mesi oltre 6.000 progetti di lavoro.
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