giovedì 4 luglio 2013

E-commerce anticrisi per le Pmi italiane

Negli ultimi anni Internet ha contribuito ad aumentare la competitività delle PMI italiane. Oltre al commercio elettronico crescono anche gli investimenti su tecnologia 3D, Web 2.0 e Social Media. Il commercio elettronico cresce del 19% nelle piccole e medie imprese italiane (Pmi), nei primi tre mesi del 2013 e le aziende italiane stanno puntando sempre più sullo sviluppo di shopping online per aumentare la competitività.
Una tendenza confermata dai dati sui progetti relativi a Magento, un diffuso software per la creazione di "negozi virtuali". Questi sono infatti cresciuti del 14% nello stesso periodo e quelli relativi ai "carrelli virtuali" del 18%.
In Italia, per la verità, fino all'anno scorso era ancora perlopiù il contrario: informazioni online e acquisto in negozio, ma la tendenza è globale ed è probabile che avvenga un'inversione di tenenza anche nel nostro Paese, se non è già avvenuta.
Molti punti vendita stanno facendo fatica ad adattarsi a un consumatore sempre più orientato verso logiche 2.0 e perdono quote di mercato. Questi dinosauri non hanno intenzione di competere con i player online e quindi molto presto saranno considerati storia antica nel mondo della vendita al dettaglio.
In effetti, tra servizi Web e cloud, la tecnologia alla base dell'e-commerce è matura, accessibile ed economica: a oggi, si può avviare un online store con poche centinaia di dollari. Questo permette alle piccole imprese di vendere i loro prodotti in rete a clienti di tutto il mondo, anche rimanendo piccole realtà locali.
In un mercato sempre più orientato ai Social Network, crescono notevolmente le richieste di professionisti in grado di sviluppare applicazioni per Facebook e Twitter e di gestire i profili aziendali.
Per quanto riguarda Facebook, invece, assistiamo a una leggera flessione (-4%), sebbene le richieste continuino a essere molto elevate.
Un settore in crescita esponenziale, particolarmente favorevole al mondo femminile, è quello legato ai lavori di segreteria e amministrativi: gli annunci di ricerca di "virtual assistant" in outsourcing sono infatti cresciuti nel primo trimestre del 2013 del 113% rispetto allo steso periodo dell'anno precedente, offrendo in soli tre mesi oltre 6.000 progetti di lavoro.

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